mercoledì 14 agosto 2024

LA GENERAZIONE SOVRAPPOSTA

 LA GENERAZIONE SOVRAPPOSTA

Luce progressiva o confusione?




Il concetto di "generazione sovrapposta" si riferisce a una dottrina dei Testimoni di Geova secondo la quale la "generazione" menzionata da Gesù nei Vangeli (Matteo 24:34) non deve essere intesa come una singola generazione di persone nate nello stesso periodo, ma piuttosto come due gruppi di persone le cui vite si sovrappongono. Il primo gruppo è composto da coloro che erano presenti nel 1914, l'anno in cui secondo la dottrina dei Testimoni di Geova iniziò la presenza invisibile di Cristo. Il secondo gruppo include quelli che sono unti e le cui vite si sovrappongono con quelle del primo gruppo. L'insegnamento afferma che alcuni membri del secondo gruppo saranno ancora vivi quando inizierà la "grande tribolazione". Questa dottrina, introdotta nel 2010, è stata utilizzata per sostenere l'idea che la fine di questo sistema è imminente, anche se il concetto stesso di "generazione sovrapposta" è stato citato raramente nella letteratura successiva​.

L'origine della dottrina della "generazione sovrapposta" si inserisce in un contesto di continui cambiamenti e adattamenti dottrinali all'interno del movimento dei Testimoni di Geova. Negli anni precedenti, l'interpretazione della "generazione" menzionata in Matteo 24:34 era stata variata più volte, riflettendo una continua difficoltà nel conciliare il trascorrere del tempo con le aspettative di un'imminente fine del mondo. Nel corso del XX secolo, i Testimoni di Geova interpretarono la "generazione" come riferita a coloro che erano testimoni degli eventi del 1914, credendo fermamente che non sarebbero passati molti anni prima che Dio intervenisse nel corso della storia umana. Tuttavia, con il passare delle decadi e il venir meno della generazione del 1914, divenne evidente la necessità di un aggiustamento dottrinale. Questo portò nel 1995 a un primo significativo cambiamento, in cui la "generazione" non fu più vista come una categoria di persone legate a una data specifica, ma piuttosto come un gruppo più ampio di individui che sarebbero stati vivi per assistere alla fine dei tempi.

Nonostante questo cambiamento, la necessità di mantenere viva l'aspettativa di una fine imminente continuava a spingere i leader dei Testimoni di Geova a rivedere e ridefinire le loro interpretazioni profetiche. È in questo contesto che, nel 2010, la dottrina della "generazione sovrapposta" fu introdotta.


Evidentemente Gesù voleva dire che le vite degli unti che erano presenti nel 1914, quando si cominciò a vedere il segno, si sarebbero sovrapposte alle vite di altri cristiani unti che avrebbero visto l’inizio della grande tribolazione. Tale generazione ha avuto un inizio, e avrà sicuramente una fine. L’adempimento dei vari aspetti che compongono il segno indica chiaramente che la tribolazione deve essere vicina. 

“ Torre di Guardia 15 Aprile 2010


Come evidenziato nel commento sul sito infotdgeova:


L'unica prova a sostegno di tale congettura è quella dei bambini in età scolare; coloro che hanno appena iniziato la scuola sono considerati la stessa generazione di coloro che stanno per andarsene, sebbene un ciclo scolastico di 15 anni non abbia alcuna attinenza con un arco di due vite.”

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?t=28665


Mentre un ciclo scolastico di 15 anni è una sequenza naturale e logica, applicare lo stesso concetto a un periodo che coinvolge "due vite" di lunghezza indefinita appare arbitrario. Questo arbitrio può far sembrare la dottrina della generazione sovrapposta più come una costruzione umana per risolvere una crisi dottrinale che una rivelazione divina. Tale incongruenza può alimentare lo scetticismo e spingere alcuni a rivedere il proprio impegno verso le dottrine del movimento. Senza considerare poi la mancanza di un supporto scritturale chiaro per l'idea che una generazione possa essere così estesa nel tempo. Nella Bibbia, il termine "generazione" è generalmente utilizzato per indicare un periodo più definito, come il tempo di vita di un gruppo di persone nate intorno allo stesso periodo. L'idea di una generazione sovrapposta non sembra trovare un fondamento solido nelle Scritture, ma appare piuttosto come un'interpretazione costruita per adattarsi alle esigenze dottrinali del momento.Fatto sta che l'idea era di stabilire una continuità tra il primo gruppo, che aveva assistito agli eventi del 1914, e un secondo gruppo le cui vite si sarebbero sovrapposte a quelle del primo. In questo modo, si cercava di mantenere viva la tensione escatologica senza dover abbandonare completamente le precedenti interpretazioni.

La reazione all'interno della comunità dei Testimoni di Geova all'introduzione della dottrina della "generazione sovrapposta" è stata variegata. Da un lato, molti membri hanno accettato la nuova interpretazione senza particolari obiezioni, fidandosi della guida del Corpo Direttivo, l'organo che si considera il portavoce di Dio sulla Terra. Questa fiducia è radicata nella convinzione che il Corpo Direttivo sia diretto dallo spirito santo e quindi in grado di interpretare correttamente le Scritture e di adeguare le dottrine in base alla progressiva rivelazione divina. Tuttavia, non tutti i Testimoni di Geova hanno accolto con lo stesso entusiasmo la nuova dottrina. Alcuni membri della comunità, in particolare quelli con una profonda conoscenza delle Scritture e della storia delle dottrine del movimento, hanno iniziato a sollevare dubbi. Le critiche più comuni si basavano sulla percezione che la "generazione sovrapposta" fosse un tentativo di giustificare l'apparente fallimento delle previsioni passate riguardanti la fine del mondo. A differenza di altre revisioni dottrinali che erano più facili da comprendere e accettare, questa nuova interpretazione appariva eccessivamente complicata e forzata, sollevando interrogativi sulla sua autenticità e validità.


Un altro aspetto critico riguardava il modo in cui la dottrina influenzava le aspettative escatologiche della comunità. La promessa che la generazione del 1914 non sarebbe passata senza vedere la fine del mondo aveva mantenuto alta la tensione escatologica per decenni. Tuttavia, con il passare degli anni e la crescente evidenza che la generazione del 1914 stava scomparendo, la necessità di una nuova interpretazione divenne evidente. La "generazione sovrapposta" offriva una soluzione, ma al costo di prolungare indefinitamente l'attesa e, di conseguenza, di ridurre l'urgenza che aveva caratterizzato il movimento per gran parte della sua storia. Sul piano psicologico, questo cambiamento dottrinale ha avuto un impatto significativo su molti Testimoni di Geova. Per alcuni, la nuova dottrina ha portato a un senso di disillusione e incertezza. Mentre la generazione del 1914 rappresentava un legame concreto con l'idea di una fine imminente, la "generazione sovrapposta" sembrava allungare i tempi, rendendo più difficile mantenere viva la speranza che la fine fosse davvero vicina. Questo ha portato alcuni membri a sentirsi traditi o ingannati, in quanto la loro fede era stata costruita su promesse che sembravano ora irrealizzabili.

Inoltre, il concetto stesso di una "generazione" che si estendeva per un arco temporale così lungo creava confusione e dubbi sulla coerenza dottrinale del movimento. Se la "generazione" poteva essere estesa in questo modo, cosa impediva ulteriori estensioni in futuro? E se la dottrina era cambiata così radicalmente nel corso del tempo, quanto potevano essere affidabili le altre interpretazioni profetiche proposte dal Corpo Direttivo? Questi interrogativi hanno alimentato una crescente inquietudine tra quei membri che, pur rimanendo fedeli all'organizzazione, non potevano fare a meno di interrogarsi sulla solidità delle basi dottrinali. Nel contempo, l'accantonamento progressivo della dottrina della "generazione sovrapposta" nei successivi insegnamenti e pubblicazioni suggerisce che lo stesso Corpo Direttivo abbia riconosciuto, almeno in parte, le difficoltà e i limiti di questa interpretazione. Nonostante ciò, la dottrina non è stata ufficialmente revocata, ma è diventata sempre meno centrale nelle discussioni e negli insegnamenti, a conferma di un tentativo di minimizzare i danni e di evitare ulteriori controversie.



La dottrina della "generazione sovrapposta" non è un'anomalia isolata, ma si inserisce in un lungo percorso di evoluzione dottrinale all'interno dei Testimoni di Geova. Questo movimento religioso, fin dalla sua fondazione, ha attraversato numerosi cambiamenti nelle sue interpretazioni bibliche, molti dei quali sono stati giustificati come frutto di una "luce progressiva". Secondo questa nozione, la comprensione della verità biblica da parte del Corpo Direttivo si fa sempre più chiara man mano che ci avviciniamo alla fine dei tempi. Tuttavia, questa continua revisione delle dottrine solleva questioni fondamentali sulla stabilità e sull'affidabilità delle interpretazioni profetiche che vengono presentate come divine. Uno degli esempi più emblematici di cambiamento dottrinale è stato il passaggio dall'interpretazione della "generazione del 1914" alla "generazione sovrapposta". Questo cambiamento riflette un tentativo del movimento di adattarsi al passare del tempo senza dover abbandonare completamente le aspettative di un'imminente fine del mondo. Tuttavia, ogni nuovo aggiustamento dottrinale rischia di minare la fiducia dei membri, poiché suggerisce che anche le verità considerate fondamentali possono essere soggette a revisione.

Questa continua evoluzione dottrinale ha anche implicazioni sul modo in cui i Testimoni di Geova sono percepiti dagli osservatori esterni. Per molti critici, la dottrina della "generazione sovrapposta" è vista come un tentativo disperato di giustificare l'inesattezza delle previsioni passate. La complessità e l'apparente artificiosità di questa dottrina hanno fornito ulteriore materiale per coloro che accusano il movimento di manipolare le Scritture per adattarle alle circostanze, piuttosto che seguire una guida divina coerente. Questo ha alimentato scetticismo e critiche, tanto da parte di studiosi e teologi quanto da parte di ex membri che hanno lasciato il movimento a causa delle incongruenze dottrinali. Per quanto riguarda i membri ancora attivi, la sfida più grande è mantenere la fiducia nel Corpo Direttivo nonostante i numerosi cambiamenti. Alcuni Testimoni di Geova trovano conforto nella spiegazione della "luce progressiva", vedendo le revisioni dottrinali come un segno che Dio continua a guidare il Suo popolo in modo dinamico. Altri, tuttavia, possono vivere un senso di frustrazione e incertezza, domandandosi fino a che punto le dottrine attuali saranno riviste o sostituite in futuro.

L'accantonamento graduale della dottrina della "generazione sovrapposta" è indicativo di un problema più ampio che il movimento dovrà affrontare nel futuro: la necessità di bilanciare l'adattamento alle nuove realtà storiche con il mantenimento della coerenza e della credibilità dottrinale. Se da un lato il Corpo Direttivo può cercare di minimizzare il ruolo di dottrine problematiche senza revocarle ufficialmente, dall'altro questo approccio rischia di alimentare ulteriormente il senso di incertezza tra i membri, che potrebbero vedere in questi aggiustamenti una mancanza di chiarezza e di direzione. Nel contesto di un movimento che ha sempre basato gran parte della propria identità sulla certezza di eventi futuri e sull'interpretazione profetica, la questione della fiducia è cruciale. Se i membri iniziano a dubitare della capacità del Corpo Direttivo di interpretare correttamente le Scritture, questo potrebbe portare a una crisi di fede, non solo nei confronti delle dottrine specifiche, ma anche verso l'autorità dell'organizzazione nel suo complesso. Inoltre, la percezione esterna dei Testimoni di Geova potrebbe continuare a deteriorarsi se il movimento non sarà in grado di fornire spiegazioni coerenti e convincenti per i continui cambiamenti dottrinali.



In conclusione, la dottrina della "generazione sovrapposta" è un esempio emblematico delle sfide che i Testimoni di Geova devono affrontare nel cercare di conciliare le loro aspettative escatologiche con il passare del tempo. Questo caso evidenzia non solo le difficoltà intrinseche nell'interpretazione delle profezie bibliche, ma anche le conseguenze psicologiche e sociali che tali dottrine possono avere su un movimento religioso. I continui aggiustamenti dottrinali, sebbene necessari per mantenere una coerenza interna, possono generare un senso di disorientamento e dubbi tra i membri, minando la loro fiducia nelle promesse che sono state loro fatte. In ultima analisi, ogni credente deve valutare se le basi su cui si fonda la propria speranza sono solide e se il percorso dottrinale intrapreso dall'organizzazione continua a essere in linea con la propria ricerca personale della verità.



Fonti per questo articolo:

https://jwanalyze.wordpress.com/generazione/

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?t=28665


secondolescritture@gmail.com



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