I membri del Corpo Direttivo lavorano?
- - - - -
Questo il video che ho realizzato su questo tema
https://www.youtube.com/watch?v=ew1jqxjXRyA&t=102s
Introduzione
Nel contesto religioso dei Testimoni di Geova, il Corpo Direttivo svolge un ruolo centrale, influenzando non solo le pratiche religiose, ma anche le scelte di vita quotidiana dei suoi aderenti. Un aspetto critico e spesso dibattuto riguarda l'esperienza lavorativa dei membri di questo organo decisionale, che sono chiamati a guidare milioni di fedeli attraverso indicazioni che toccano vari ambiti della vita, incluso il lavoro e l'istruzione. Questo articolo intende esplorare l'impatto delle esperienze lavorative, o della loro mancanza, dei membri del Corpo Direttivo, analizzando come questa realtà possa influenzare le loro direttive e la loro comprensione delle sfide economiche moderne.
Le Esperienze Lavorative dei Membri del Corpo Direttivo
Nel 2023, due nuovi membri sono stati nominati: Gage Fleegle e Jeffrey Winder. Flegal ha iniziato la sua carriera presso la Bethel nel 1991, il che significa che non ha più avuto un normale impiego remunerato da ben 33 anni. Winder, invece, si è unito a Bethel nel 1990, accumulando così 34 anni senza un impiego secolare.
Kenneth Cook, nominato nel 2018, ha iniziato a lavorare alla Bethel nel 1984, rendendo i suoi anni di distanza dal comune mondo lavorativo di addirittura 40. Mark Sanderson, membro dal 2012, è l'unico che ha lavorato relativamente di recente, avendo lasciato un normale lavoro retribuito "solo" 27 anni fa, nel 1997.
A partire dal 2005, Jeffrey Jackson è l'unico membro ancora in servizio tra i due nominati quell'anno (Anthony Morris è stato rimosso nel 2023). Jackson non ha un lavoro regolare dal 1979, accumulando 45 anni di servizio esclusivamente religioso.
L'analisi continua con Samuel Herd e Steven Lett, entrambi nominati nel 1999. Herd ha lasciato il lavoro secolare nel 1965, e Lett nel 1979, rispettivamente 59 e 45 anni fa. Infine, il membro più anziano del gruppo, Garrett Loesch, non ha più lavorato "nel mondo" dal 1963, accumulando un totale di 61 anni senza un impiego.
Implicazioni della Mancanza di Esperienza Lavorativa Recente
Questa lunga assenza dal mondo del lavoro, quello con regolare busta paga, da parte dei membri del Corpo Direttivo, solleva interrogativi significativi circa la loro capacità di comprendere e affrontare le sfide economiche moderne. Vivendo per decenni in un contesto sostenuto da donazioni, con tutti i bisogni materiali ampiamente soddisfatti, questi leader possono facilmente perdere il contatto con la realtà vissuta dai Testimoni di Geova comuni, che invece devono affrontare le difficoltà di trovare e mantenere un impiego, sostenere una famiglia e far fronte a crescenti pressioni economiche. Un esempio evidente di questa disconnessione è la persistente avversione del Corpo Direttivo verso l'istruzione superiore. Nonostante i cambiamenti economici globali che rendono l'istruzione avanzata quasi indispensabile per ottenere lavori ben retribuiti, il Corpo Direttivo continua a scoraggiare fortemente l'iscrizione all'università. Questo atteggiamento potrebbe riflettere una visione del mondo ormai datata, basata sulle esperienze lavorative di decenni fa, quando un diploma di scuola superiore poteva ancora garantire un impiego stabile e ben retribuito.
Di seguito 3 citazioni da alcuni video, da loro prodotti, che scoraggiano fortemente l'istruzione superiore:
1: Ti spingeranno ad andare all'università, perché sei desiderabile per loro grazie, alla formazione ricevuta dall'organizzazione di Geova. Ma non lasciarti ingannare nel pensare che l'istruzione superiore ti renderà felice. Non lasciarti ingannare.
2: Ho sempre detto: più prestigiosa è l'università, maggiore è il pericolo.
3: La maggior parte degli studenti universitari va lì per avere uno standard di vita più alto; alcuni per la fama, ma la maggior parte per il denaro. A volte, i figli non vorrebbero nemmeno andare, ma sono i genitori a spingerli, perché vogliono poter dire: 'Mio figlio è un dottore'. Ma è davvero questo ciò che dobbiamo perseguire in questi tempi vicini ad Armaghedon? Ora, alcuni hanno buone motivazioni, e se è così, non li giudicheremo. È una decisione personale. Alcuni pionieri sono andati all'università e avevano buone motivazioni, ma abbiamo perso davvero troppi giovani a causa del mondo. È una sorta di pericolo. Ricorda, rilassa le spalle e cerca di stare tranquillo. Al liceo, nell'isola di Tasmania, ho vinto diversi premi per meriti accademici. Tuttavia, è arrivato il momento di prendere una decisione seria: avrei accettato una borsa di studio per andare all'università? Per quanto amassi i libri e l'apprendimento, sono grato che mia madre mi abbia aiutato a sviluppare un amore ancora più grande per Geova. Con il consenso dei miei genitori, ho lasciato la scuola e ho iniziato a fare il pioniere a gennaio 1971, all'età di 15 anni, dopo aver ottenuto il certificato scolastico richiesto.
Inoltre, l'assenza prolungata dal mercato del lavoro può contribuire a una visione idealizzata e irrealistica della vita quotidiana. Le direttive del Corpo Direttivo su temi come l'autosufficienza finanziaria, il ruolo della donna nel mondo del lavoro e l'importanza del sacrificio personale, spesso non tengono conto delle realtà economiche moderne. Ad esempio, l'affermazione secondo cui "se sei disoccupato, è colpa tua" non considera le complessità del mercato del lavoro contemporaneo, che può essere ostile, competitivo e spesso ingiusto.
Conclusione: Un Invito alla Riflessione Critica
Alla luce di questa analisi, emerge chiaramente che le esperienze lavorative ormai lontane nel tempo dei membri del Corpo Direttivo potrebbero non fornire una base adeguata per comprendere le sfide economiche e lavorative che i Testimoni di Geova devono affrontare oggi. Quanto le direttive provenienti da un gruppo così isolato dal mondo secolare sono realisticamente utili e quanto dannose? Come si possono conciliare le direttive del Corpo Direttivo con le realtà economiche attuali? È giusto che i leader religiosi, così distanti dalla vita quotidiana dei loro seguaci, continuino a dettare linee guida su temi così cruciali come l'istruzione e l'impiego?
Mentre la fede e la devozione rimangono aspetti fondamentali della vita di ogni Testimone di Geova, è essenziale che ogni individuo consideri attentamente le implicazioni pratiche delle direttive che segue, per garantire che la propria vita sia gestita con saggezza, equilibrio e consapevolezza delle sfide moderne.
Simulazione di dialogo
La critica diffusa, soprattutto tra molti ex-Testimoini di Geova, è che queste persone vivono comodamente in ambiente protetto e da li si permettono di dispensare regole di vita e direttive agli affiliati che invece, oltre a essere sottoposti, sono meno fortunati e sono esposti alle criticità della vita normale (insomma: il classico "arrivare a fine mese"). Per questo motivo, un po' goliardicamente ma anche seriamente, ho voluto evidenziare queste critiche simulando un possibile dialogo tra 2 membri del Corpo Direttivo i quali sono ben consapevoli dei privilegi, e come fanno i nostri cari politici non ci pensano proprio a togliere il ... dalla poltrona. Ovviamente, ripeto, è una simulazione, questa conversazione non è mai avvenuta. Consideratela per l'ironia che esprime e per la critica a cui da voce.
Warwick, Sede Centrale dei Testimoni di Geova, un tardo pomeriggio. Il sole sta calando oltre il lago, tingendo il cielo di arancione. All'interno di uno degli eleganti saloni della sede, Stephen e Marksono su comode poltrone di pelle, sorseggiando un tè caldo. Un vassoio di dolci finemente preparati è posizionato tra di loro. L'atmosfera è rilassata, quasi familiare, mentre fuori dalla finestra si vedono i giardini ben curati e il luccichio dell'acqua del lago.
Stephen (sorridendo con fare sornione): Hai notato, Mark, come le contribuzioni siano aumentate quest'anno? Quasi un record, direi. I fratelli devono essere stati particolarmente generosi.
Mark (ridendo leggermente, inclinando la testa): Oh, sicuramente. Mi domando se si rendano conto di quanto sia facile per noi qui a Warwick vivere in questo modo. Sai, a volte mi chiedo se davvero comprendano il sacrificio che fanno.
Stephen (alzando un sopracciglio, con un tono ironico): Sacrificio, dici? Per loro, forse. Per noi, direi che è una benedizione. Dopo tutto, chi potrebbe dire di no a una vita così comoda? Il lavoro che facciamo è... beh, spirituale, no?
Mark (facendo una pausa per sorseggiare il tè, guardando fuori dalla finestra): Spirituale, sì... ma decisamente privo delle preoccupazioni terrene, come pagare bollette o fare la spesa. (Ridacchia) A volte mi sembra di vivere in un sogno.
Stephen (con un tono pensieroso, ma ancora divertito): Un sogno, già. Mi fa quasi sorridere quando penso a quanti si svegliano alle prime luci dell'alba, si affrettano a prendere il treno, e poi passano l'intera giornata in ufficio... solo per tornare a casa stanchi e stressati. E tutto questo, mentre noi siamo qui, a guidare loro, seduti su queste poltrone così confortevoli.
Mark (sorridendo, inclinando il capo di lato): Non dimenticare i viaggi. Ogni anno, un nuovo luogo esotico da visitare. Qualcosa di cui parlano nelle riviste patinate... e noi lo viviamo in prima persona. Ricordi quella volta in Sud America? L'accoglienza, i pasti... e quella suite in hotel con vista sull'oceano!
Stephen (ridendo apertamente ora): Oh sì, difficile dimenticare. Sai, mi chiedo quante donazioni sono state necessarie per finanziare quel piccolo soggiorno. Non che mi senta in colpa, ovviamente. Dopotutto, siamo al servizio di una causa più grande, no? ---
Mark (scrollando le spalle con un'espressione ironica): Naturalmente. E quale modo migliore per servire se non mantenendo il morale alto, vivendo bene, riposati e... ben nutriti. (Punta il cucchiaino verso i dolci) Prendi un altro di questi. Sono divini. E poi, non possiamo davvero guidare i fratelli se siamo affamati o stressati, giusto?
Stephen (prendendo un dolce e mordendolo con gusto): Giusto, giusto. (Si lecca le dita con soddisfazione) Sai, Mark, a volte mi chiedo... quanto tempo ci vorrà prima che qualcuno inizi a farsi delle domande? Riguardo a tutto questo... (fa un ampio gesto che abbraccia la stanza) lusso.
Mark (serio per un attimo, poi ridacchiando di nuovo): Oh, Stephen... anche se qualcuno lo facesse, chi avrebbe il coraggio di dire qualcosa? Sai bene quanto sono devoti. E comunque, chi potrebbe mai immaginare che ci stiamo godendo così tanto questo... (fa una pausa, cercando la parola giusta) servizio?
Stephen (con un sorriso complice): Già, chi potrebbe mai sospettarlo? Dopo tutto, siamo i loro pastori, no? E un pastore deve pur essere ben nutrito per prendersi cura del gregge.
Mark (ridendo, annuendo convinto): Esattamente! E così, continueremo a fare il nostro lavoro, accettando le loro contribuzioni con gratitudine. Perché, alla fine, tutto questo non è solo per noi... è per il bene della nostra organizzazione. E loro, lo sanno.
Stephen (con un tono quasi solenne, ma ancora con un sorrisetto): Lo sanno. E noi... dobbiamo solo continuare a fare ciò che abbiamo sempre fatto. (Prende un altro dolce, godendoselo lentamente) Dopotutto, qualcuno deve pur farlo.
Mark (alzando la tazza di tè in un brindisi simbolico): Alla nostra missione, allora. E alla nostra... modesta vita di servizio.
Stephen (alzando la tazza, incontrando lo sguardo di Mark con un sorriso complice): Alla nostra missione. E al... conforto che ne deriva.
Il dialogo si conclude con i due che ridono, godendosi il loro tè in un ambiente di lusso. Il sole continua a calare, proiettando lunghe ombre sulle pareti della stanza, mentre fuori dalla finestra, il mondo continua a girare.
secondolescritture@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento